Innovazione – Tecnologia

Gli Stati Uniti e l’Italia sono stati protagonisti dei processi di innovazione tecnologica a partire dalla seconda rivoluzione industriale. Nella seconda metà del XIX secolo scienziati e ingegneri dei due Paesi svilupparono le applicazioni dell’elettromagnetismo che consentirono un rapido sviluppo del sistema industriale. Galileo Ferraris e Nikola Tesla scoprirono in modo sostanzialmente indipendente il principio del campo magnetico rotante, che permise la realizzazione del motore asincrono in corrente alternata e conseguentemente la produzione e la distribuzione di energia elettrica a grandi distanze. Nel campo delle comunicazioni lo stesso Tesla e il nostro Marconi (Nobel per la Fisica) si contesero la paternità del brevetto per l’invenzione della radio, mentre Meucci inventò il telefono, che poi fu brevettato indipendentemente da Alexander Graham Bell, come riconosciuto nel 2002 dal Congresso USA. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo l’industria automobilistica vide l’affermarsi delle grandi aziende del settore, Ford e General Motors negli USA e FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) in Italia.

Gli anni della terza rivoluzione industriale, collocabile approssimativamente nella seconda metà del XX secolo, videro l’affermazione degli USA come potenza industriale, tecnologica e nucleare. Enrico Fermi (Nobel per la Fisica), uno dei ragazzi di via Panisperna, sede del Regio Istituto di Fisica dell’Università di Roma, trasferitosi negli USA a causa delle leggi razziali, progettò il primo reattore nucleare a fissione. Con l’avvento dell’elettronica e delle sue applicazioni la cooperazione tra Italia e Stati Uniti si rafforzò ulteriormente e si avvalse del contributo di scienziati, ricercatori e innovatori italiani. Il primo computer da tavolo programmabile, considerato da molti il primo personal computer, emblema di quel periodo, fu il P101 progettato dall’italiana Olivetti e presentato a New York nel 1965. E fu un altro fisico italiano, Federico Faggin (US National Medal of Technology and Innovation), laureato all’Università di Padova, che aveva lavorato in Olivetti e poi in SGS Fairchild, a progettare negli USA il primo microprocessore commerciale INTEL 4004, i processori Intel 8008 e 8080 e a sviluppare la tecnologia MOS (metal – oxide – semiconductor) con gate a silicio, che si rivelò essenziale per lo sviluppo dei sistemi digitali di elaborazione dell’informazione.

Lo scenario è completamente mutato in questi ultimi anni, caratterizzati da una rapida transizione tecnologica, da taluni ritenuta la quarta rivoluzione industriale. E’ ormai avviato un processo di trasformazione digitale, ulteriormente accelerato dalla recente pandemia, che avrà un impatto dirompente su tutti gli ambiti dell’attività umana e che nasce dalla possibilità di accedere a risorse computazionali condivise inimmaginabili fino a qualche tempo fa (cloud computing), dalla disponibilità di un’elevatissima quantità di dati, prodotti da un numero crescente di oggetti intelligenti connessi (big data & internet of things), dal rapido sviluppo di tecniche e metodologie avanzate di analisi dei dati (machine learning & deep learning) e conseguentemente dalla nuova promettente stagione dell’intelligenza artificiale. In questo contesto la collaborazione tra Italia e Stati Uniti sta ulteriormente rafforzandosi, si avvale di un rapporto maggiormente strutturato tra università, enti di ricerca, e grandi imprese dei due Paesi e riguarda tutti gli ambiti tecnologici emergenti: tecnologie dell’informazione e tecnologie quantistiche; manifattura avanzata e robotica; sistemi e veicoli elettrici, connessi e autonomi; sistemi energetici e transizione energetica; tecnologie per la salute; scienze e tecnologie spaziali.

I principali eventi riguarderanno le collaborazioni Italia-USA in alcuni ambiti tecnologici strategici in cui i due Paesi stanno predisponendo ingenti investimenti in risorse umane e infrastrutturali. Saranno privilegiate le tematiche dell’intelligenza artificiale e della transizione energetica.

Le celebrazioni saranno concluse dal secondo ITALY-USA Innovation Forum - in continuità con la prima edizione tenutasi a Stanford nel 2019 alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella - che, partendo da temi elaborati negli eventi, si focalizzerà sulle azioni e policy necessarie per garantire un processo di transizione tecnologica/energetica/ecologica sostenibile ed inclusivo.