Il Futuro Inizia Oggi

C’è un uomo che cammina dritto e preciso verso il futuro, ma spesso gira la testa all’indietro. E quando gli chiedono ‘Perché volti la testa all’indietro?’, risponde: ‘Se non so da dove arrivo non so dove andare'”. Tonino Guerra, uno dei maggiori Poeti italiani del Novecento, sottolinea così l’importanza di guardare al passato, al luogo da dove veniamo, mentre costruiamo il nostro futuro.

Parole che sintetizzano al meglio il senso del percorso che Italia e Stati Uniti hanno fatto insieme nei 160 anni di relazioni diplomatiche.

Un futuro costruito giornalmente guardando alla storia che ci lega e che ci ha visti sempre vicini, anche nei momenti più difficili. Un percorso comune in cui le nuove generazioni hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, a partire dalle migliaia di giovani americani morti sui campi di battaglia europei per liberarci dai regimi autoritari, sino a quelli che oggi, insieme ai nostri, sono fianco a fianco in aree di crisi come portatori di pace e di stabilità.

E sono sempre i giovani a rendere oggi più che mai vivi i rapporti tra Italia e Stati Uniti. Il fertile connubio tra “il sogno americano e l’Italia sognata” continua ad unire in un processo simbiotico le giovani generazioni dei nostri due Paesi.

Con il patrimonio storico e archeologico più ampio mondo e con il più alto numero di siti Unesco, con centri universitari di prim’ordine a livello internazionale, con le sue eccellenze nella moda, nell’agro-alimentare ma anche nella ricerca scientifica e tecnologica, l’Italia costituisce un crescente polo di attrazione per i giovani americani anche in una prospettiva professionale o imprenditoriale.

Indicativa del forte legame che le nuove generazioni di americani hanno con l’Italia è la costante crescita dell’insegnamento della lingua italiana negli Stati Uniti. Tra scuole e università americane sono oltre 250 mila di studenti di lingua italiana e sono quasi 40 mila quelli che ogni anno scelgono l’Italia come destinazione di studio.

Parimenti gli Stati Uniti continuano ad attrarre migliaia di ricercatori, medici, professionisti e studenti italiani. Sono ad esempio oltre 15 mila i ricercatori italiani che operano in alcune dei più importanti e prestigiosi centri di ricerca americani; migliaia gli studenti italiani che annualmente frequentano università o scuole superiori americane.

Numerosi sono anche i giovani imprenditori che investono nel Paese conservando però in Italia il centro principale dei loro interessi. La Bay Area e la Silicon Valley, ma anche altre aree ad alto tasso di innovazione, rappresentano un vero polo di attrazione anche per molti startupper italiani che trovano in quel contesto un terreno fertile per lo sviluppo dei loro progetti.

Da questo articolato dedalo di interazioni tra giovani generazioni trae linfa vitale lo straordinario rapporto bilaterale che unisce gli Stati Uniti e Italia e che trova espressione pregnante nelle parole del Presidente Mattarella: “Oggi, sempre più persone, e tra loro numerosissimi giovani, considerano Stati Uniti e Italia come una casa nella quale vivere e muoversi in entrambe le direzioni, contribuendo, con passione e determinazione, a proiettare i nostri Paesi nel futuro”.