Dark Matter: A Challenging Discovery
La ricerca della materia oscura è oggigiorno un argomento importante nella scienza, poiché si ritiene che rappresenti circa l’85% della materia nell’universo. Le osservazioni astrofisiche e i calcoli gravitazionali mostrano che, senza la sua presenza le galassie si separerebbero o non si sarebbero formate, se non contenessero una grande quantità di materia invisibile che pare non interagisca con il campo elettromagnetico – quindi chiamata “oscura “. Il Global Argon Dark Matter Collaboration (GADMC) è un programma di ricerca congiunto USA-Canada-Regno Unito-Italia che persegue una sequenza di rivelatori futuri per sfruttare il potenziale per spingere la sensibilità di rilevamento di particelle massicce a interazione debole (WIMP) di diversi ordini di magnitudo oltre i livelli attuali. L’obiettivo immediato è il rivelatore bifase DarkSide-20k, attualmente in costruzione presso i laboratori INFN del Gran Sasso, Italia.
Maurizio Greganti, Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia aprirà l’evento insieme al Dott. Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
La tavola rotonda vedrà la partecipazione di tre eminenti scienziati: Dr Elena Aprile, Columbia University, Dr. Cristiano Galbiati, Princeton University e Dr. Arthur McDonald, Queen’s University, Premio Nobel per la Fisica 2015.
La dottoressa Julie E. McEnery della NASA Goddard modererà l’evento.